Ogni anno cade in una giornata diversa, segnando un traguardo negativo per il nostro pianeta.
Si tratta dell’Earth Overshoot Day, ovvero la data in cui il mondo esaurisce le risorse naturali disponibili per l’anno in corso.
Questo vuol dire che, a partire da quel giorno, si iniziano a sfruttare quelle previste per i 12 mesi successivi, creando un debito ecologico che, prima o poi, dovrà essere ripagato.
Qui raccontiamo del perché questa data non è da sottovalutare e come viene calcolata in relazione all’impronta ecologica delle attività umane.
Indice dei contenuti
Che cos’è l’Earth Overshoot Day?
L’Earth Overshoot Day, secondo i calcoli del Global Footprint Network, il pianeta esaurisce le risorse naturali a disposizione per l’anno in corso, iniziando a consumare le “riserve” per quello successivo.
Se la Terra fosse un grande sentiero incontaminato, l’impronta lasciata dal passaggio delle attività umane si farebbe sempre più pesante e indelebile.
Questa immagine riassume in maniera semplice e diretta le conseguenze del debito ecologico che gli esseri umani hanno accumulato negli ultimi anni.
Il risultato? È già visibile attraverso i cambiamenti climatici e l’inquinamento che non dà tregua a tanti ecosistemi.
Come viene calcolato il giorno del debito pubblico?
Il Global Footprint Network è l’organizzazione internazionale che si occupa di calcolare il debito ecologico tenendo conto della domanda della popolazione (impronta ecologica) e dell’offerta di risorse (biocapacità) utilizzando la seguente formula:
(Biocapacità della terra/ Impronta ecologica) x 365 giorni l’anno = Earth overshoot day
Biocapacità
La biocapacità della terra è la quantità di risorse ecologiche che il pianeta è in grado di generare durante l’anno.
Viene calcolata sia a livello mondiale sia per i singoli Paesi tenendo conto dell’area terrestre e marina biologicamente produttiva, comprendendo foreste, pascoli, coltivazioni, zone di pesca e terreni edificati. Viene considerata “l’offerta”.
L’impronta ecologica
L’impronta ecologica è considerata la “domanda” e misura la richiesta che il mondo intero o la singola nazione avanza in termini di prodotti alimentari sia vegetali e animali, legname e prodotti forestali, spazio per infrastrutture urbane e produzione di anidride carbonica da combustibili fossili.
Deficit ecologico
Quando la domanda supera l’offerta si è in deficit ecologico. Un paese in deficit può soddisfare la domanda importando o liquidando le proprie risorse ecologiche e/o compensando le emissioni di anidride carbonica.
A livello globale però questa compensazione non è possibile poiché non vi è alcuna importazione netta di risorse.
Perchè l’Oveshoot day è una data importante?
Per cercare di porre un freno alla situazione e sensibilizzare i Governi e la popolazione sulla necessità di “rallentare” è nato l’Earth Overshoot Day.
L’organizzazione indipendente fondata nel 2003, si fa portavoce del calcolo nefasto e ogni dodici mesi rende nota la data, mettendo in guardia tutto il mondo.
Qual è la data dell’Earth Overshoot Day 2023
La data dell’Earth Overshoot Day viene comunicata tutti gli anni durante la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Il giorno in cui il pianeta esaurirà le risorse nel 2023 è il 2 agosto, andando in debito 5 giorni dopo rispetto al 2022 che è stato il 28 luglio.
Anche se apparentemente potrebbe sembrare una buona notizia, gli effettivi progressi registrati equivalgono a meno di un giorno. Gli altri 4 sono dovuti all’introduzione di set di dati migliorati nel conteggio.
La riduzione è troppo lenta per raggiungere l’obiettivo dell’IPCC (Gruppo Intergovernativo sul cambiamento climatico) delle Nazioni Unite di diminuire il debito di 19 giorni all’anno per i prossimi 7 anni.
Di quanti pianeti avremmo bisogno?
Secondo i calcoli del Global Footprint Network, presente dal 2003 negli USA, in Belgio e in Svizzera, l’umanità vive come se disponesse di 1,75 Terre.
L’impronta ecologica dell’essere umano non è quindi sostenibile ancora per molto, se non verranno presi seri provvedimenti a livello internazionale.
Se l’indice medio del debito ecologico è allarmante, lo è ancora di più quello dei singoli paesi.
I dati del National Biocapacity Accounts resi noti dall’Ansa, sottolineano che i Paesi con l’impronta ambientale più grande sono:
- Stati Uniti, 5,1 Terre
- Australia, 4,5 Terre
- Russia, 3,4 Terre
In termini di “domanda di natura”, a livello mondiale siamo secondi solo al Giappone.
Seguono a ruota la Svizzera, con un indice di 4,4 e la Cina, con 4,1.
Quando è l’Overshoot day Italiano del 2023?
L’Italia, infatti, nel 2023 ha esaurito le proprie risorse dell’anno già il 15 maggio, riconfermando la data del 2022.
Secondo il calcolo della Global Footprint Network, consultabile qui, il deficit Italiano ha avuto un picco nei primi anni 2000 per poi diminuire gradualmente.
Durante il 2004, per esempio, la biocapacità per persona era di 1.1 gha mentre l’impronta ecologica era di 5.9 gha portando a un deficit di 4.8 gha. Nel 2022 il deficit è diminuito a 3.0 gha.
Nonostante il calo, il debito rimane alto, avremmo infatti bisogno di 5,3 Italie per sopperire al fabbisogno di risorse di tutta la popolazione residente.
Quando è iniziato il debito ecologico della Terra e come ripagarlo
L’ecological overshoot, ovvero il debito ecologico, è iniziato negli anni ’70, aumentando in modo vertiginoso negli ultimi 20.
L’accelerazione nello sfruttamento di risorse naturali degli ultimi 50 anni, ha fatto sì che la biocapacità della Terra iniziasse a ridursi.
Il progresso tecnologico e il miglioramento del tenore di vita delle nazioni più sviluppate non ha infatti tenuto conto dell’aspetto “ambientale”.
Sovrapproduzione, estrazione di materie prime, sfruttamento di terreni per agricoltura e allevamenti intensivi non sono infatti sostenibili e hanno conseguenze enormi sull’ambiente.
Nonostante i dati presentati ogni anno siano solo delle stime, aiutano a far luce sull’urgenza di un cambiamento degli stili di vita.
Come possiamo ripagare il nostro debito con la terra?
Il Global Footprint Network, insieme alla pubblicazione annuale, lancia campagne di sensibilizzazione come #Movethedate.
Un invito a tutti i cittadini del mondo a mettere in atto piccole azioni quotidiane per rallentare e invertire la marcia dell’Earth Overshoot Day.
Anche Liberi dalla Plastica si impegna ogni giorno per il pianeta, promuovendo attività per ridurre l’impatto ambientale della plastica e l’inquinamento.
L’associazione, in particolar modo, crede che le nuove generazioni debbano essere portavoce di un futuro sostenibile.
Per questo motivo è nato un progetto dedicato alle scuole per promuovere uno stile di vita rispettoso dell’ambiente sensibilizzando le nuove generazioni sul tema dell’inquinamento.