Il divieto plastica monouso stabilito dall’Unione Europea è finalmente entrato in vigore il 14 gennaio 2022.
Le stoviglie usa e getta altamente inquinanti sono state bandite da supermercati e shop online.
Vediamo nel dettaglio cos’è cambiato e come si stanno organizzando le catene più importanti della grande distribuzione.
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Eliminazione plastica usa e getta, la direttiva UE
Siamo alle porte della nuova “Era del proibizionismo plastico”.
Il divieto UE 2019/904 chiamato “direttiva SUP” (Single Use Plastics) ha infatti deliberato il divieto di oggetti monouso realizzati completamente o parzialmente in plastica.
Piatti, posate, bicchieri e cannucce sono solo alcuni degli oggetti compresi nel divieto.
La delibera del Consiglio UE parla chiaro e segna un importante traguardo per la salvaguardia del nostro pianeta.
Dite dunque addio alle stoviglie di plastica usa e getta e iniziate a pianificare i vostri picnic senza cannucce, posate e piatti realizzati in polimeri sintetici.
Le alternative? Sono sostenibili e ne esistono già moltissime, realizzate con materiali derivati da polpa di cellulosa, bambù e canna da zucchero.
E le bottiglie di plastica?
Per quanto riguarda le bottigliette in PET, la normativa ne parla solamente in relazione allo smaltimento.
Entro il 2029, infatti, gli Stati membri dell’UE dovranno impegnarsi a raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica esauste.
Un obiettivo ambizioso e raggiungibile con l’impegno di ogni singolo cittadino.
Inoltre, entro il 2030, su troveranno sul mercato solamente bottigliette in PET composte per almeno il 30% da plastica riciclata.
Siamo comunque ben lontani dalla loro eliminazione dal mercato, ma le organizzazioni come Greenpeace Europa guardano con positività alle nuove regole, giudicandole il primo passo per uno stile di vita più sostenibile.
Come sostituire la plastica monouso: ecco le alternative
Grazie alla direttiva SUP sono stati attuati grandi cambiamenti per ridurre l’impatto degli imballaggi sui punti vendita.
Mettendo in atto importanti piani di investimenti, molte catene della GDO hanno avviato processi di trasformazione, lanciando linee monomarca di stoviglie in materiali ecologici.
Per farlo hanno preso alla lettera il divieto plastica monouso 2021, lanciando linee monomarca di stoviglie in materiali ecologici.
Si tratta di polimeri naturali ottenuti dal mais che combinano Pla e Mater-bi che verranno proposti ai clienti in sostituzione a forchette, coltelli e cucchiai monouso in plastica.
Altri materiali idonei per queste applicazioni sono il cartoncino 100% riciclabile e i compostabili ottenuti da barbabietole e canna da zucchero.
Divieto plastica monouso, i nuovi imballaggi del latte
Alcuni marchi della Grande Distribuzione si sono attivati per sostituire il packaging di plastica del latte.
Hanno così dato il via alla produzione di imballaggi “BIO” di origine completamente vegetale.
Ragionando in numeri significa che, una singola catena di negozi italiani, risparmierà 20 tonnellate di plastica all’ambiente nell’arco di un solo anno.
Non male come inizio, vero?
Nuovi packaging per frutta e verdura
Anche per conservare alimenti facilmente deperibili come frutta e verdura si stanno studiando soluzioni alternative per rispettare il divieto plastica monouso.
Gli imballaggi sostenibili che vedremo nei supermercati sono infatti realizzati con cartoncino e materiali organici.
Infine, i pack plastici per conservare gli ortaggi surgelati verranno eliminati e sostituiti da imballaggi in carta 100% riciclabile.
Probabile aumento dei costi causato dal divieto plastica monouso
I marchi più importanti della GDO impegnati nel processo di transizione verso la sostenibilità imposto dal divieto plastica monouso affronteranno ingenti spese per mettersi in regola.
Ecco perché, probabilmente, si registreranno aumenti nei prezzi di vendita.
Una conseguenza indispensabile per consentire la salvaguardia del nostro pianeta e ridurre la percentuale di materiali inquinanti.
Divieto plastica usa e getta, cosa ne pensano gli italiani?
Il probabile aumento dei costi non sembra preoccupare troppo gli Italiani.
Il 68%, secondo i dati di Ipsos Italia, è infatti disposto a pagare di più per prodotti realizzati da aziende che attuano rigorose politiche ambientali.
É emerso anche che “l’80% degli italiani dichiara di avere il timore di essere alle soglie di un vero e proprio disastro ambientale” dimostrandosi molto sensibile sull’argomento.
L’opinione pubblica è sempre più informata sui danni provocati dal polimero sintetico abbandonato nei mari, in campagna e perfino nei pascoli montani.
Per salvaguardare l’ambiente e rendere le nostre città più sostenibili, ognuno può fare la sua parte, iniziando proprio dalla spesa al supermercato.
Ricordatevi che, oltre a rinunciare all’acquisto delle stoviglie di plastica, potrete dire basta alle bottigliette in PET.
L’Associazione di Promozione Sociale Liberi dalla Plastica è attiva ogni giorno per raggiungere questo ambizioso obiettivo, informando i cittadini sulle buone pratiche per adottare uno stile di vita sostenibile e plastic-free.