Il cloro è un minerale ed è fondamentale per l’organismo. È presente in tutti gli esseri viventi ed è uno dei migliori disinfettanti.
Esercita un’azione antibatterica ed è utilizzato anche per la disinfezione delle acque potabili.
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Cos’è il cloro nell’acqua e le sue proprietà
L’ipoclorito di sodio, comunemente conosciuto con il termine di cloro, è un elemento chimico della tavola periodica appartenente agli alogeni, ed è una sostanza presente in natura quasi sempre legato al sodio o ad altri sali.
Per questo la sua produzione è molto diffusa dato che è possibile ritrovarlo in terreni, mari e laghi salati.
Tra le sue caratteristiche principali vi è quello di essere tra gli elementi più reattivi. Esso si lega con altre sostanze per creare dei legami stabili e costanti.
È presente sotto forma solida idrosolubile, oppure liquida.
Oggi il cloro è utilizzato in diversi campi:
- Industriale: è un composto impiegato per la creazione di materie plastiche oltre che nel campo dei metalli, facilitandone le diverse leghe.
- Farmaceutico: è presente in gran parte delle medicine grazie alla sua alta capacità di unirsi ai singoli composti chimici.
- Medico: è un disinfettate per gli strumenti medici e per la pulizia degli ospedali
- Acqua potabile: è uno dei principali disinfettanti per l’acqua del rubinetto.
A cosa serve il cloro nell’acqua potabile
Tra le proprietà del cloro vi è quella di essere un disinfettante ad ampio spettro. La sua azione avviene su una vasta quantità di microorganismi, di agenti inquinanti e di batteri.
In particolare l’acqua potabile è trattata con il cloro, limitando ed eliminando la proliferazione batterica di virus come il colera, il tifo e la dissenteria.
Ciò è dovuto grazie alla sua capacità di legarsi con diversi elementi e di sciogliersi in acqua. Infatti in base ai parametri di legge tutta l’acqua che viene utilizzata per uso potabile, deve essere priva di agenti patogeni
L’introduzione del cloro per disinfettare l’acqua ha portato non solo alla possibilità di migliorare la sua qualità, ma ha offerto un’elevata sicurezza per l’uomo.
Perché utilizzare il cloro nell’acqua del rubinetto
L’acqua che disponiamo nelle nostre case e che utilizziamo per bere, lavarci e cucinare deve essere potabile. Insomma, priva di residui organici, di microrganismi, o sostanze chimiche che possono nuocere alla salute di ogni individuo.
L’acqua prima di scorrere dal rubinetto della cucina, effettua un tragitto molto lungo. Quella che viene immessa nel sistema idrico, proviene da diverse fonti, che possono essere, laghi, fiumi o sorgenti.
In quanto elemento con una grande capacità di assorbimento, durante il suo percorso l’acqua si lega a una serie di sostanze benefiche per l’organismo umano come sali minerali e sodio, ma anche a una serie di elementi che ne rendono pericoloso il suo utilizzo, come metalli pesanti presenti nel terreno, sabbia, elementi organici e batteri.
Quindi prima di essere immessa nelle condotte idriche viene effettuato un trattamento dell’acqua.
Ma questo non è sufficiente dato che spesso può capitare che lungo la fase finale possano esserci contaminazioni dovute a infiltrazioni, o a residui di sostanze chimiche.
Al fine di salvaguardare la purezza dell’acqua viene aggiunta una quantità di cloro prestabilito.
L’impiego del cloro nell’acqua della piscina
Il cloro ha un caratteristico odore, che è spesso associato al suo utilizzo in grandi superfici di acqua come le piscine.
Ma perché impiegarlo? In base alle normative vigenti, l’acqua di una piscina deve avere un particolare contenuto di PH, inoltre essere priva di batteri e di microrganismi dannosi.
Ogni corpo umano che si immerge può essere un possibile veicolo di agenti patogeni, portando infezioni, malattie, oppure rilasciando sostanze organiche fonte di contagio.
Per questo in tutte le piscine, sia a utilizzo sportivo, sia per quello ricreativo, sono obbligate dalla legge a impiegare sistemi di sterilizzazione dell’acqua al fine di eliminare i microrganismi dannosi.
Oggi il cloro rimane il metodo più utilizzato, dato che combina una valida azione ad ampio spettro con una certa economicità del prodotto.
Il cloro nell’acqua potabile è dannoso?
In quanto disinfettante ed elemento chimico, ci si potrebbe domandare se la sua presenza nell’acqua potabile del rubinetto sia un rischio per la salute.
Infatti una delle caratteristiche dell’acqua che beviamo è quella di essere pura, ma di avere un retrogusto non sempre piacevole, causato proprio dalla presenza del cloro.
In realtà l’ipoclorito di sodio non è dannoso alla salute, se assorbito in bassissime quantità.
Infatti nel momento in cui si immette l’acqua in un bicchiere e lo si lascia all’aria, dopo pochi minuti parte del cloro evapora, e non è ingerito dall’organismo.
Il dosaggio del cloro è molto importante e varia in base al PH dell’acqua e alla temperatura della stessa.
Il decreto legislativo 31/2001 sulla base delle indicazioni dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità è stato introdotto proprio al fine di regolarne la percentuale: i valori non dovranno mai essere inferiori allo 0,2 mg/L.
Cosa succede se vi è troppo cloro nell’acqua potabile del rubinetto
Per uccidere in modo efficaci i batteri presenti nell’acqua è normalmente sufficiente una quantità di cloro che non supera lo 0,4 mg/L.
Spesso per evitare la proliferazione di altre forme patogene, si utilizzano quantità molto elevate di cloro, che possono essere controindicate, nel caso in cui vengano a contatto con la pelle e le mucose.
Di seguito elenchiamo quali sono le principali conseguenze:
- rossore degli occhi;
- formazione di rossori sulla pelle;
- Secchezza della pelle in quanto il cloro agisce sul ph della pelle;
- Irritazione delle mucose;
- Lucentezza dei capelli;
- Abbassa il sistema immunitario accumuli di cloro eccessivi.
Come eliminare l’eccesso di cloro nell’acqua
Grazie ai depuratori a osmosi inversa Acqualife, l’eccesso di cloro può essere facilmente ridotto garantendo ugualmente la purezza dell’acqua in cui è contenuto e anche sapore sarà migliore.
L’azione dei depuratori acqua domestici permette di intervenire sia sulle sostanze che non sono idonee per l’uomo, sia per rendere l’acqua davvero pura e buona.