Voluto dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO, il decennio delle Nazioni Unite mira a salvaguardare gli ecosistemi per un mare pulito.
Si tratta di un progetto per aggiornare i metodi con cui le scienze del mare riconoscono e arginano le minacce derivate dall’inquinamento e dal cambiamento climatico.
Entrato in vigore nel 2021, è costituito da un piano d’azione che verrà applicato fino al 2030.
Una campagna su larga scala di sviluppo sostenibile, che disporrà di risorse adeguate per apportare un cambiamento duraturo. Qui vi raccontiamo come nasce, quali sono i suoi obiettivi e come aderirvi.
Indice dei contenuti
Il piano d’azione per un mare pulito
Il Decennio delle Nazioni Unite delle Scienze del Mare per lo sviluppo sostenibile nasce da un lavoro collaborativo e inclusivo durato tre anni.
L’idea del 2016, definita nella sua struttura nel 2018, è stata delineata con un piano di attuazione a partire dal 2019.
Un gruppo di pianificazione esecutiva (EPG) composto da 19 figure chiave a livello mondiale nelle scienze del mare ha gettato le basi del progetto.
Dopodiché un ulteriore gruppo di professionisti ha lavorato per strutturare il piano di attuazione in ogni sua parte.
Dal 2019 al 2020, più di 1900 membri della comunità scientifica internazionale, governi, ONG e rappresentanti di aziende private si sono riuniti per fornire un quadro d’azione.
Il documento prodotto e reso operativo nel 2021 indica così le azioni da predisporre in diverse aree geografiche, settori e discipline.
Non si tratta però di un qualcosa di “definitivo”, ma di un lavoro che si evolverà e amplierà nel tempo.
Il Decennio del Mare faciliterà un cambio di approccio sia nella progettazione che nella divulgazione delle conoscenze in ambito marino.
Le sue soluzioni contribuiranno all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, spingendo tutti a lavorare per un mare pulito.
Quali sono i fattori di stress degli ecosistemi marini?
Il piano d’azione del Decennio del Mare parte dalla considerazione che, nonostante il mare sia percepito come qualcosa di potente e “invincibile”, oggi è uno degli ecosistemi più provati dal cambiamento climatico.
Il documento di sintesi dell’UNESCO rivela infatti che gli impatti negativi provocati da attività terrestri e marine si osservano sul 40% della superficie totale del mare.
Tra i problemi più urgenti da risolvere, che rendono necessario lavorare per un mare pulito ci sono:
- la deossigenazione che crea delle zone morte nel mare
- la diffusione di alghe dannose
- la crisi delle barriere coralline, i cui organismi vivi si sono pressoché dimezzati in 150 anni
- l’inquinamento dovuto principalmente ai rifiuti plastici
Obiettivo mare pulito, che cosa aspettarsi dal Decennio del Mare
Con il motto “la scienza di cui abbiamo bisogno per l’oceano che vogliamo”, il Decennio del Mare facilita la diffusione di dati, informazioni e conoscenze per tutelare gli ecosistemi e promuovere uno sviluppo sostenibile.
Per avvicinare le persone all’Oceano e sensibilizzare istituzioni ed enti privati, si punterà a coinvolgere più attori possibili, facendoli lavorare sinergicamente su priorità e obiettivi comuni.
Ampio spazio sarà dato anche all’Educazione all’Oceano (Ocean Literacy), con un migliore accesso ai dati e alle tecnologie per intervenire e rendere il mare pulito.
Gli obiettivi dell’iniziativa sono essenzialmente sette, da costruire passo dopo passo entro il 2030:
- Un oceano pulito da fonti inquinanti, prima tra tutti la plastica;
- Avere un oceano sano e resiliente con ecosistemi in via di ripresa e di tutela;
- Un oceano produttivo dove la pesca e le altre attività dell’uomo siano parte di un’economia sostenibile;
- Avere un oceano predicibile per tenere monitorate le mutevoli condizioni dei suoi ecosistemi;
- Un oceano sicuro per la biodiversità marina;
- Per avere un oceano accessibile grazie a informazioni puntuali e nuove tecnologie;
- Un oceano che diventa parte del benessere umano e punta allo sviluppo sostenibile.
Per raggiungerli, il Decennio del Mare raggrupperà finanziamenti e fornitori di servizi per le scienze del mare attorno a priorità comuni.
In questo modo, le risorse stanziate a livello globale avranno un aiuto in più per essere incanalate verso gli obiettivi più importanti per il pianeta.
Come partecipare al Decennio del Mare?
Tutti possono contribuire al Decennio del Mare, registrandosi sulla piattaforma online dell’Unità di Coordinamento del Decennio.
In questo modo si diventa membri del Global Stakeholder Forum, una rete di parti interessate allo sviluppo sostenibile che crea connessioni e collaborazioni, sia virtuali che fisiche.
Sulla piattaforma si trovano opportunità di finanziamento, di partenariato, eventi di formazione, conferenze e tante altre informazioni.
Tutti i membri iscritti al Forum globale si incontreranno periodicamente in conferenze regionali e internazionali.
Inoltre per raggiungere l’obiettivo di un mare pulito, oltre a seguire il lavoro del Decennio del Mare, ognuno può svolgere delle piccole azioni quotidiane per tutelare gli ecosistemi.
Eliminare il consumo di bottigliette in PET e consumare solamente acqua del rubinetto, resa leggera e salutare grazie a depuratori domestici, è sicuramente il primo passo.
L’associazione Liberi dalla Plastica, oltre a promuovere uno stile di vita green, lavora con scuole, aziende e Comuni italiani per sensibilizzare ogni cittadino verso uno sviluppo sostenibile e raggiungere l’obiettivo di un mare pulito entro il 2030.