Ideato dalla testata finlandese Helsingin Sanomat, il carattere varia il suo spessore riducendosi sempre di più.
Come il volume dei ghiacciai che stanno scomparendo a causa del cambiamento climatico.
Ecco che cos’è il Climate Crisis font.
Indice dei contenuti
Un’azione drastica per limitare il cambiamento climatico
Tre mesi di lockdown sono bastati per dare una piccola tregua alla crisi climatica.
Infatti, quando tutti erano chiusi nelle loro case e le fabbriche si sono fermate, le emissioni di anidride carbonica sono diminuite con una rapidità impressionante.
Vi ricordate come erano limpide le acque dei canali di Venezia?
Nonostante le emissioni siano tornate ai loro livelli di sempre nel mese di giugno 2020, il lockdown ha dimostrato come un’azione drastica potrebbe cambiare in positivo le sorti del nostro pianeta.
La crisi climatica illustrata con una font
Riflettendo su questo episodio, l’Helsingin Sanomat, tra le più importanti testate giornalistiche finlandesi, ha lanciato Climate Crisis font.
Si tratta di un carattere da scaricare e utilizzare gratuitamente, che permette di visualizzare in maniera immediata gli effetti delle emissioni di CO2.
Come funziona la Climate Crisis font?
Climate Crisis è una font che mostra come il volume dei ghiacciai nella zona dell’Artico si ridurrà nei prossimi decenni a causa del cambiamento climatico.
Il suo spessore varia seguendo i dati del National Snow and Ice Data Center (NSIDC) raccolti tra il 1979 e il 2019, per poi proseguire fino al 2050 con le previsioni dello Special Report IPCC sui cambiamenti dell’Oceano e della
Criosfera a causa dell’inquinamento.
Il carattere più “spesso” rappresenta l’estensione del ghiaccio nell’Oceano Glaciale Artico durante il primo anno della sua misurazione satellitare.
La versione più sottile e dall’aspetto “consumato” è invece ricavata con la previsione da oggi a 30 anni, quando sarà rimasto solo il 30% dei ghiacciai presenti nel 1979.
In poche parole, ogni titolo e paragrafo scritti con questo carattere possono mostrare il reale impatto del cambiamento climatico sull’ecosistema terrestre.
Perché un Font sul cambiamento climatico?
L’obiettivo del progetto? Semplice, secondo il caporedattore dell’Helsingin Sanomat, Kaius Niemi, è quello di sensibilizzare i lettori sul tema del cambiamento climatico.
“La nostra missione è rendere concetti complessi facilmente comprensibili dai lettori.Quello che il lockdown ci ha insegnato è che l’umanità è molto più capace ad agire di fronte a minacce improvvise, che a questioni lunghe e complesse, come quella del modificarsi del clima” dichiara il giornalista.
“Per catturare l’attenzione di pubblico e istituzioni è necessario sviluppare progetti di forte impatto, che possano diffondersi rapidamente ed essere visti da milioni di persone”.
Ecco spiegato l’obiettivo della Climate Crisis Font, da scaricare gratuitamente qui e utilizzare per creare e condividere testi e grafiche sui temi della sostenibilità.
Stop alla plastica per ridurre le emissioni di CO2
Oltre al passaparola sulla Climate Crisis Font, che cosa possiamo fare per ridurre le emissioni di anidride carbonica e fare del bene alla Terra?
Il primo passo è legato allo stop dell’utilizzo della plastica, come quella delle bottigliette in PET. Infatti, secondo Material Economics , i processi industriali necessari per produrre 1 tonnellata di questo materiale disperdono nell’ambiente 2,5 tonnellate di CO2.
Per non parlare dell’anidride carbonica “incorporata” nella plastica, pari a 2,7 tonnellate, che si riversano nell’atmosfera terrestre al momento dell’incenerimento del materiale esausto.
Se non agiamo al più presto, le emissioni di CO2 legate alla produzione e allo smaltimento della plastica rischiano di aumentare del 76% nei prossimi 30 anni.
Noi abbiamo già iniziato, e tu?