Bandiera Blu è un eco-label assegnato ogni anno alle aree balneari più incontaminate, che rispettano precisi criteri di sostenibilità ambientale.
Libere da rifiuti di plastica, bottigliette in PET e ricche di biodiversità, queste località godono di un mare pulito dove rilassarsi in vacanza.
Ma quali sono i diktat per ricevere questo importante riconoscimento di educazione ambientale? Li abbiamo raccolti in questa news.
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Bandiera blu, il riconoscimento del mare pulito
Era il 1987 quando si è parlato per la prima volta di Bandiera Blu. Correva l’Anno Europeo dell’Ambiente, uno dei primi momenti in cui diversi Paesi hanno iniziato ad accorgersi dell’impatto della plastica su mari e oceani.
Nell’ottica di salvaguardare gli scorci marini più affascinanti, l’organizzazione non-governativa e no-profit “Foundation for Environmental Education” (FEE) ha sottoscritto una partnership con il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP).
Secondo questo protocollo d’intesa, dapprima legato all’Europa e poi esteso a 49 paesi in tutto il mondo, è nato ufficialmente il programma Bandiera Blu.
L’obiettivo? Molto semplice. Promuovere le pratiche sostenibili di Comuni e aree costiere rispettose del territorio e impegnate a mantenere il mare pulito.
Per ricevere il riconoscimento dell’ormai ambitissima bandiera, è necessario rispettare un protocollo che viene aggiornato periodicamente.
Perciò le amministrazioni locali sono spinte a mettere in atto nuove politiche sostenibili a tutela dell’ecosistema marino.
Raccolta differenziata e pulizie delle spiagge
L’eco-label negli anni ha rappresentato un importante driver per l’implementazione dell’educazione ambientale sulle spiagge italiane.
Infatti, chi riceve la Bandiera Blu è soggetto a controlli durante la stagione balneare e deve quindi impegnarsi a mantenere le aree di competenza pulite.
Nello specifico, le spiagge devono essere dotate di sistemi per agevolare la raccolta differenziata, con appositi contenitori per plastica e bottigliette in PET esauste.
Anche se la migliore soluzione sarebbe quella di portare con sé solo borracce BPA free, sappiamo che contenitori usa e getta sono molto frequenti nelle località di balneazione.
Ecco perché, per far fronte al loro abbandono sui lidi, c’è stato un incremento della raccolta differenziata minima per mantenere il riconoscimento della Bandiera Blu.
Educazione ambientale, i criteri per l’eco-label
Ogni località balneare insignita dell’eco-label, deve impegnarsi a promuovere l’educazione ambientale attraverso l’affissione dell informazioni sul Programma Bandiera Blu.
Deve inoltre organizzare e ospitare almeno cinque iniziative sostenibili all’anno rivolte a tutti i bagnanti, che devono poter sempre leggere le informazioni sulla qualità dell’acqua di balneazione.
È anche fondamentale fornire (sempre tramite affissioni) tutte le notizie sugli ecosistemi del territorio e sulla flora e la fauna che si possono incontrare sul posto.
Tutti questi accorgimenti contribuiscono a mantenere il mare pulito e sensibilizzare verso una balneazione sostenibile.
Come ricevere la Bandiera Blu
Oltre all’assegnazione da parte degli organi preposti, ogni anno è possibile inviare un’autocandidatura per ricevere la Bandiera Blu.
Infatti la richiesta di questo riconoscimento avviene compilando un questionario che prende in esame tutti questi aspetti:
- spiaggia
- qualità delle acque di balneazione
- depurazione delle acque reflue
- gestione dei rifiuti
- educazione ambientale e informazione
- iniziative ambientali
- certificazione ambientale
- turismo
- lo stabilimento balneare
- pesca professionale
- adempimenti vari
Nell’elenco, l’elemento più importante è senza dubbio la qualità delle acque di balneazione.
Infatti, può ricevere l’eco-label solamente chi vanta un mare pulito, con acque di qualità eccelsa già dalla stagione precedente a quella dell’invio della candidatura.
Quali sono le bandiere blu 2023
Il sito ufficiale del Programma Bandiera Blu mette a disposizione gratuitamente l’elenco delle spiagge italiane con il mare pulito.
Quelle che nel 2023 hanno riconfermato l’eco-label si possono consultare a questo link e inserire nelle tappe balneari più sostenibile da scegliere quest’estate.