Le isole di plastica, conosciute come Garbadge Patch, sono accumuli di rifiuti composti da bottigliette in pet, metalli e detriti organici.
Questi ammassi si estendono per migliaia di chilometri quadrati nei nostri mari.
Raccolgono milioni di tonnellate di inquinanti e a oggi se ne contano sette sparse in tutto il globo.
Dall’Oceano Pacifico, al Mar dei Sargassi, fino al Mar Mediterraneo, nessuna zona del pianeta è al sicuro dai rifiuti in plastica.
Più del 40% degli oggetti che vi galleggiano sono componenti usa e getta, accumulati nelle zone dove convergono le forti correnti marine.
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Il più grande progetto per smantellare le isole di plastica
Le Garbadge Patch sono da anni al vaglio di biologi e scienziati, alla ricerca di soluzioni rapide ed efficaci per smantellarle e smaltirne correttamente tutti i rifiuti.
Come l’operazione Kaisei, con cui l’Ocean Voyages Institute ha organizzato la più grande spedizione di pulizia delle isole di plastica, conclusasi con successo a giugno.
A bordo della nave Kawei, marinai, educatori e biologi dotati di radiofari galleggianti con gps e droni, per 48 giorni hanno recuperato 103 tonnellate di plastica dalla Great Pacific.
Nonostante i rallentamenti dovuti alla pandemia di Covid-19, hanno portato a termine con successo la spedizione nella più grande Garbadge Patch del mondo.
Quali sono i prossimi step dell’operazione Kaisei?
Lanciato nel 2009 dalla no profit californiana Ocean Voyages Institute, il progetto Kaisei sta mettendo in atto azioni concrete per eliminare le isole di plastica dalla faccia della Terra.
Anche se le bottigliette di plastica e gli altri rifiuti sintetici smaltiti a oggi sono solo una goccia nell’oceano, rappresentano un importante traguardo.
150 milioni di tonnellate di polimeri sintetici galleggiano nei bacini d’acqua terrestri.
Sempre più organizzazioni si stanno attivando per eliminarli, ripulendo le isole di plastica sparse per tutto il globo.
Nel frattempo la seconda spedizione del progetto Kaisei è programmata per l’estate 2020.
Nel 2021, se l’Ocean Voyages Insititute raccoglierà fondi a sufficienza, proseguirà la pulizia dei mari con ben tre imbarcazioni.
L’auspicio è quello che le operazioni di smaltimento si amplino alle altre sei isole di plastica sparse per il globo; Mar Mediterraneo compreso!